Porquerolles, nell’arcipelago delle Hyeres
A pochi chilometri dall’Italia è possibile trovare un vero e proprio paradiso: l’arcipelago di Hyeres, costituito da isolotti sparsi e tre isole maggiori, tra cui le meravigliose Porquerolles. L’impatto visivo è davvero sorprendente, con un mare trasparente, luminoso e di un colore che ricorda quasi i tropici più che il Mediterraneo.
Eppure è proprio qui che ci si trova, nella parte più meridionale della Provenza. Tappa obbligata per raggiungere l’isola è la cittadina di Hyeres, immortalata anche in alcuni film di Truffau: tipicamente provenzale, con una parte vecchia che si snoda in dedali di viuzze strette, botteghe, laboratori artigianali e ristorantini. A una decina di chilometri a sud, al molo di La Tour Fondue, parte il battello per Porquerolles. Una traversata di circa mezz’ora e si arriva in uno dei posti più belli del Mediterraneo. Il consiglio è quello di evitare quest’isola nei mesi di luglio e agosto e di recarvisi fuori stagione. Il clima consente comunque di godere appieno delle sue bellezze e la mancanza di folla permette di restare ammirati dai colori, dai profumi e dalla natura del luogo.
L’isola è lunga circa otto chilometri e larga più o meno tre e si presenta in tutta la sua bellezza già all’arrivo, sul lato nord. Dal battello si ha subito una notevole visione della baia e del porticciolo. E qui la cosa migliore è prendere subito a nolo una bicicletta e iniziare a girare nella natura. La varietà della vegetazione va da enormi distese di pini, uliveti e frutteti. Ci sono anche vigneti da cui viene prodotto un vino rosato famoso in tutto il mondo, il Còtes de Provence. Bevuto fresco aiuta immediatamente a capire cosa significhi essere in Provenza.
Non sarà difficile trovare sentieri, ben segnalati, per iniziare un giro frammezzato da bagni in mare, su spiagge di sabbia bianca e fine a nord e rocciose a sud. I percorsi consigliati dalla segnaletica presente al villaggio alle spalle del porto sono due: il primo porta alle spiagge della Courtade e Lequin. Con un po’ di fiato e di gambe ci si può arrampicare sul promontorio de l’Alycastre per ammirare dall’alto, e poi scendervi, la spiaggia di Notre Dame: e qui l’emozione è davvero forte. Mentre state pedalando circondati da una fitta vegetazione, all’improvviso una macchia turchese vi cattura gli occhi. E lo spettacolo vi ripagherà della pedalata fatta. Dopo una sosta sulla spiaggia vale la pena portarsi a sud e ricongiungersi con il secondo itinerario proposto. Arrivati al Pointe de l’Oustau de Dieu sarete letteralmente aggrediti da una vista vertiginosa sul promontorio ai vostri piedi. Seguendo le indicazioni per il Fort St-Agathe vi ritroverete al porto. L’intero percorso non è lunghissimo e i tempi di percorrenza dipendono solo da voi e da quanto volete rosolarvi al sole delle meravigliose spiagge.
Al porticciolo troverete alcuni ristoranti tipici di una località marinara. Il nostro consiglio però è quello di comprare pane e formaggio nel piccolo spaccio presente al porto e prepararvi da voi dei panini e di comprarvi della frutta: eviterete così di spendere, nell’alta stagione, prezzi per nulla corrispondenti alla qualità del cibo che vi verrà offerto. In più avrete più tempo per immergervi nel paesaggio che vi circonda. Raccomandiamo davvero il noleggio di una bici perché è il mezzo migliore per girare tutta l’isola e per fermarvi negli angoli più suggestivi, tra la vegetazione e i profumi che non vi scorderete a lungo. Profumi e atmosfere che hanno fatto di questo luogo un buen retiro per molti scrittori tra cui il grande George Simenon, Paul Valery e la immensa Colette.
Tutti affascinati da una natura ancora incontaminata, nonostante i turisti, e protetta da alcuni divieti, come quello assoluto di usare la macchina. Un luogo ideale per chi privilegia i viaggi a contatto con la natura e non la mondanità. Paradiso proprio dei bikers e degli amanti della vita di mare: già tra maggio ed aprile è possibile fare immersioni e vedere i delfini, uno spettacolo indimenticabile. E il tutto circondati dall’ambiente classico della macchia mediterranea i cui colori e la cui vegetazione vi ricorderanno in ogni istante che siete nel cuore di questo bellissimo mare. Se girate, in bici o a piedi, nei numerosi sentieri, nei mesi estivi, sarete letteralmente assordati dalle cicale.