Linosa, nell’arcipelago delle Pelagie
Qui siamo proprio nel cuore del Mediterraneo, per pochi chilometri più vicini all’Africa che alla Sicilia. E non è esagerato dire che arrivare a Linosa è un’esperienza, oltre che geografica, temporale. L’isola vi darà da subito la sensazione di essere stati sbalzati in un altro tempo, con ritmi assolutamente diversi da quelli a cui siete abituati. Sembra quasi che chi vive in questo paradiso abbia assecondato questo modo lento di scorrere del tempo anche con i sorrisi, che si aprono piano piano e restano a lungo scolpiti sui visi.
Linosa, insieme a Lampione e alla più famosa Lampedusa, fa parte dell’arcipelago delle isole Pelagie. Tanto per localizzarla diciamo che dista circa 167 km dalla Sicilia, 165 dall’Africa e circa 120 km da Malta. Per raggiungerla con un aliscafo il punto di partenza è Porto Empedocle, poco lontano da Agrigento.
Linosa è una piccola isola di soli sei chilometri quadrati circa e di origine vulcanica: origine ancora evidente nel Monte Vulcano e dalle coste molto frastagliate e da scogli lavici. A prima vista, oltre a fondali che per molti sono i più belli del Mediterraneo, a colpire sono i colori: non solo quelli del paesaggio ma quelli delle case, tutte in colori pastello con i bordi e le finestre rifiniti di colori più scuri, quasi fossero incorniciate e dipinte su uno sfondo di bellezza davvero unica. Una vacanza qui è un’immersione non solo in un mare indimenticabile ma in una natura che conserva intatti i suoi aspetti selvaggi. Da non dimenticare che qui trovano ospitalità specie a rischio di estinzione come la famosa tartaruga Caretta Caretta.
Gli amanti delle immersioni trovano qui un ambiente di incomparabile bellezza e ricchezza floro-faunistica. L’origine vulcanica poi rende i fondali dell’isola particolarmente ricchi di anfratti da scoprire e in cui lasciarsi cullare. Tra i punti di immersione più belli e conosciuto è la così detta “secchitella” composta da una parete che scende a picco, su un lato, per quasi 70 metri.
Come tutte le isole, il momento migliore per visitarle sarebbe quello lontano dall’alta stagione. Per chi cerca la pace vera, il silenzio e un rapporto quasi simbiotico con la natura, consigliamo una visita a maggio: forse la temperatura dell’acqua non è ancora ottimale per i bagni ma l’atmosfera che si respira hanno davvero qualcosa di magico. E, la poca presenza di turisti in quel mese rende particolarmente godibile effettuare escursioni a piedi o in barca. Sull’isola è anche possibile prendere a nolo una bici o un piccolo ciclomotore con cui girare.
Linosa cattura appena la si vede dal mare: nera di roccia lavica ha tre piccoli monti che, al vostro arrivo, vedrete stagliarsi contro un cielo quasi sempre blu cobalto. L’unico centro abitato è raccolto attorno al porticciolo, punto di partenza per le escursioni. La parte interna dell’isola, soprattutto nella Fossa del Cappellano, forse perché riparata dai venti, presenta ancora qualche coltura, presente anche all’interno del cratere di Monte Rosso. Dalla cima di questo vulcano spento, come il Monte Vulcano e il Monte Nero, nelle giornate in cui soffia il libeccio si gode di una luce limpida e tersa che regala sfumature di colori molto vivi e particolarmente sensuali.
Al porticciolo si possono chiedere informazioni per effettuare il giro dell’isola: di norma si parte lasciandosi alle spalle il Monte Vulcano e si raggiungono i Fili che sono scogli che creano una sorta di piscina naturale chiusa da pareti di roccia. E qui, nella stagione giusta, sarà possibile nuotare avvolti dal profumo delle piante di capperi. Da questa piscina naturale si può vedere il faro e una costa particolarmente variegata proprio perché particolarmente frastagliata. Il giro arriva poi all’unica spiaggia dell’Isola, Cala Pozzolana, che, come succede al resto dell’isola, sembra una tavolozza di colori per dipingere: si passa dal rosso al giallo dello zolfo, con il blu del cielo e del mare che giocano con i riverberi del sole.
Sull’isola è possibile trovare negozietti di alimentari, bar, una trattoria, una pescheria e negozi di frutta e verdura per assicurarsi ciò che serve per mangiare. Da ricordare che tra giugno e settembre sull’isola possono sbarcare solo le auto dei residenti o quelle i cui proprietari abbiano fatto regolare richiesta al comune. Un consiglio: munitevi di contanti perché carte e bancomat non sono accettate da tutti.
Come tutte le isole, anche Linosa trasmette il fascino della lontananza dalla terra ferma, della luce che cambia insieme al mare nelle diverse ore del giorno, del vento, della calma e della pace di un luogo in cui è la natura a farla da padrone. Passeggiare per i suoi vicoli nelle ore del tramonto, con i profumi e le luci che si attenuano non può non far venire il desiderio di restarci.