Parco regionale del Monte Conero: vacanze a Sirolo e Portonovo
Ed eccoci in uno dei posti più belli di tutta la nostra riviera Adriatica: siamo nell’area costiera più bella delle Marche, dal 1987 istituita a Parco Regionale del Monte Conero.
Dimenticatevi il Mar Adriatico come lo si immagina di solito perché qui l’acqua ha un colore che a tratti ricorda i Tropici. Il nome della località deriva dal greco Komaros cioè Montagna dei corbezzoli. Il parco può essere visitato seguendo i diversi sentieri, di ogni grado di difficoltà, che si inerpicano sulle pendici del monte o a picco verso alcune delle più belle spiagge che vi capiterà di vedere. Escursioni in bici o a cavallo completano l’offerta per chi, oltre al mare, abbia voglia di cimentarsi con attività all’aperto.
Cominciamo dal delizioso borgo di Sirolo, bellissima cittadina posta su una falesia completamente ricoperta da pinete e stretta delicatamente dal lato meridionale del Monte Conero. La gente del posto e i viaggiatori si ritrovano nella centrale Piazza Vittorio Veneto, su cui fa da guardia il campanile della settecentesca chiesa di San Nicolò di Bari. Su questa piazza si trovano alcuni bar dai cui tavolini si può godere pigramente dell’imperdibile paesaggio del belvedere: tutta la baia con le sue spiagge. Sarà banale ma lo spettacolo del tramonto che si ammira da qui regala davvero un’emozione particolare. Il borghetto è davvero piccolo ed è un piacere passeggiare per i piccoli vicoli, affiancati da casette ordinate alle cui finestre non mancano mai vasi di fiori variopinti. Ma a farla da padrone qui sono le spiagge che lasciano senza fiato.
Le spiagge di San Michele, Sassi Neri e Grotta Urbani sono raggiungibili in auto o con comodi bus-navetta che vi faranno percorrere in pochi minuti i ripidi tornanti che, all’improvviso, si aprono su una macchia blu cobalto. È sconsigliato utilizzare la macchina perché non sempre è facile trovare parcheggio. Per i più avventurosi e resistenti una bella camminata può essere un bel modo di raggiungere queste spiagge: attenzione però al ritorno, quando la giornata di mare si fa sentire nelle gambe, questi tornanti in salita non sono molto piacevoli da affrontare.
Gli autobus-navetta restano forse la soluzione migliore; alcuni di loro appartengono agli stabilimenti balneari e fanno un unico biglietto per il passaggio e l’ombrellone. Le spiagge sono bianche di ciottoli e, in alcune ore del giorno, la luce è accecante, unita al riverbero dell’acqua che in alcuni momenti si colora di sfumature verdi smeraldo. Da queste spiagge è possibile raggiungere in motoscafo (ce ne sono che fanno servizi pubblici) la meravigliosa e solitaria spiaggia delle Due Sorelle, che prende il nome dai due spuntoni di roccia che emergono fieri dall’acqua. Per godere appieno di questa meraviglia vi consigliamo di comprarvi delle scarpette di gomma: gli scogli e i ciottoli arrivano fino in acqua e non è semplicissimo muoversi. Come dicevamo le spiagge hanno alcuni stabilimenti balneari ma, camminando un po’, si raggiungono zone completamente prive di ombrelloni e persone. E in questi angoli vi sentirete davvero in paradiso.
Uscendo dal centro storico di Sirolo, ritornando verso Ancona, si trovano le indicazioni per Portonovo. Il posto non ha un centro vero e proprio ma è formato da alberghi e ristoranti lungo la splendida costa o nascosti tra le pinete. Il gioiello di Portonovo è la chiesa di Santa Maria. Costruita tra il 1034 e il 1050 con bianchissima pietra calcarea del Monte Conero. Sorge direttamente sul mare ed ha un’atmosfera davvero magica. Subito sotto questa chiesa c’è una spiaggia che merita una giornata intera.
Lontana dalla spiaggia principale, e quindi più affollata, questa è decisamente poco frequentata, anche per i sassi che ne rendono non semplice la percorrenza. Nella parte terminale vi sono postazioni create con i sassi in cui si è soliti costruire delle capanne improvvisate, con teli e asciugamani, per crearsi ombra e intimità. Anche qui il mare è di una bellezza spettacolare, di un colore che varia dal blu al verde e di una limpidezza incredibile.Poco al largo spunta la sommità di un albero appartenente ad un relitto sommerso che è il fulcro della pesca ad una prelibatezza del luogo: i mitici muscioli.
Non chiamateli semplicemente cozze, anche se di quello si tratta. Più piccoli e meno gialli, questi molluschi sono allevati proprio a Portonovo. Se volete provarli vi consigliamo una cena al ristorante da Marcello, direttamente sulla spiaggia. E non lo dimenticherete per molto tempo. Oppure, sempre vicino al ristorante, c’è una piccola e rustica pescheria che li vende anche ai privati. Se invece volete regalarvi una cena un po’ diversa non dovete perdere il Clandestino, sushi bar aperto proprio qui dal famoso chef Moreno Cedroni. Situato in una piccola e suggestiva baia proprio sul mare, questa struttura in assi di legno chiaro offre una cucina tra il giapponese e il mediterraneo che merita una sosta.
Insomma se avete voglia di trascorrere una vacanza all’insegna del mare, da mattina a sera senza sentire il desiderio di fare altro, queste due località della Riviera del Conero, possono, da sole, farvi trascorrere giorni e giorni senza farvi venire voglia di andare altrove. E non dimenticate alcune specialità gastronomiche come la crescia e il ciauscolo, annaffiati da un bel bicchiere di Rosso Conero, gioielli del gusto all’interno di un vero gioiello geografico.