Sperlonga, vacanze in provincia di Latina
Siamo in provincia di Latina, nel basso Lazio; là dove la cadenza ci ricorda che a pochi chilometri comincia la Campania. Ma il sud si assapora anche qui, nei colori e nei profumi, in una luce calda e quieta che invoglia alla lentezza. Siamo in uno dei posti più belli, non solo del litorale laziale, ma del Mediterraneo intero.Ci troviamo in una delle zone più ricche di storia di tutto il nostro territorio, con tracce della presenza umana che risalgono addirittura al paleolitico. Anche se è con l’epoca romana che Sperlonga si arricchisce architettonicamente di alcune delle costruzioni più famose: come la Villa di Tiberio di cui restano tracce nella bellissima grotta, decorata da sculture che raccontano le gesta di Omero.
Fu però il promontorio di San Magno a divenire il fulcro attorno a cui si sviluppò la cittadina; qui un castello posto su uno sperone appartenente ai Monti Aurunci, venne edificato a difesa dalle incursioni dei Saraceni. E siccome la zona era ricca di cavità naturali chiamate speluncae, ecco l’origine di questo meraviglioso posto. Attorno al castello poi, piano piano, l’abitato cominciò a svilupparsi fino all’XI secolo, quando venne circondato da mura di cui due porte, Porta Carrese e Porta Marina, ne ricordano ancora l’esistenza.
Sperlonga fu sempre un borgo di pescatori, la cui vita era costantemente minacciata dalle incursioni dei pirati che, spesso, rapivano la popolazione del luogo per ridurla in schiavitù. La località subì una prima distruzione nel 1534 da parte saracena e nel 1622 per mano turca. Le numerosi torrette d’avvistamento non bastarono a proteggerla dalla violenza esterna.
Sperlonga per lungo tempo appartenne al Regno di Napoli e, in seguito, al Regno delle Due Sicilie all’interno del distretto di Gaeta. Con la nascita del Regno d’Italia e l’annessione del Regno delle Due Sicilie al neonato stato, Sperlonga continuò a far parte di quella che era chiamata Provincia di Terra del Lavoro. Fu Mussolini, nel 1927, per questioni meramente politiche ad annettere la città alla Provincia di Roma e quindi al Lazio. Nel 1934 poi la definitiva entrata nella Provincia di Latina.
Passano gli anni e Sperlonga sembra destinata ad una vita di abbandono e povertà; fino a quando, negli anni cinquanta, l’apertura della strada litoranea tra Terracina e Gaeta porta la cittadina sulle rotte di un certo tipo di turismo che ne cambia il corso della storia. Sperlonga comincia ad essere “scoperta” in tutto il suo fascino naturale e storico. E smette di essere un luogo isolato e abbandonato.
In realtà, già prima dell’apertura di questa strada, furono alcune campagne di scavi archeologici a richiamare studiosi e viaggiatori in questa zona. La Villa di Tiberio fu, si può dire, l’inizio della storia recente del luogo. Da allora iniziarono a sorgere alberghi e molti viaggiatori innamorati del luogo acquistarono, ristrutturandole, le abitazione del centro storico. Sperlonga, nei mesi estivi si anima, in particolar modo, di un turismo nautico. E questa crescente domanda ha dato ulteriore impulso alle attività del porto e ai conseguenti lavori di ristrutturazione ed ampliamento.
Tra le cose da vedere la chiesa di Santa Maria in Sperlonga la cui esistenza sembra risalire già al lontanissimo 1135. Si tratta di una deliziosa chiesa a due navate con, all’interno, una statua di San Leone Magno, patrono della località; Nella Cappella di San Domenico si può ammirare una volta con affreschi. Sempre in città troviamo il Palazzo Sabella che riveste una notevole importanza storica, avendo offerto rifugio a Clemente VII, antipapa che fuggi da Anagni.