Cipro: ristoranti, luoghi da visitare e spiagge da scoprire
Una vacanza a Cipro darà il meglio di sé a seconda di come la si affronterà. Certo, questo è un discorso che vale per ciascun posto, ma, in particolare per quest’isola, le testimonianze di molti viaggiatori, consigliano un particolare spirito di adattamento. Il consiglio che emerge più frequentemente di altri, è quello di evitare, per esempio, i più pubblicizzati resort: sono sempre affollati e a prezzi non proprio convenienti. Cipro è un’isola che consente sistemazioni economiche e meritevoli di un soggiorno, se si sa cercare e se si ama girare con curiosità e voglia di scoprire.
Un po’ di storia
Il paese ha conosciuto e ancora conosce una storia ricca, complessa e, per certi versi dilaniata. Annessa all’impero Romano conobbe in quel periodo il suo massimo sviluppo in termini urbanistici e di rete viaria; dal punto di vista religioso il cristianesimo penetrò nel territorio cipriota scalzando la religione pagana. Alla fine dell’impero Romano, l’isola divenne parte dell’impero Bizantino, che ne garantì una certa autonomia religiosa e politica. Ma in questo stesso periodo iniziarono le invasioni islamiche che portarono distruzioni e saccheggi. Agli inizi del 1100 Cipro venne ripetutamente messa in vendita. Sì, proprio così: alla fine dell’impero Bizantino, Riccardo Cuor di Leone la vendette ai Templari che, a loro volta, la vendettero a Guido di Lusignano, re di Gerusalemme. Passò poi sotto il controllo dei Genovesi e dei Veneziani, il cui malgoverno la portò ad essere conquistata dall’impero Ottomano.
Passano i secoli e le traversie fino a quando, un’altra potenza straniera, l’Inghilterra, raggiunse dapprima un accordo con la Turchia e poi l’annessione all’impero Britannico. La popolazione di Cipro accolse con favore questa cosa, convinta che, con l’Inghilterra, sarebbe stato più probabile ottenere la riunificazione con la Grecia. Le cose non sono andate proprio così e Cipro si trovò a vivere una situazione difficile e delicata che la portò anche ad un colpo di stato, nel 1974, organizzato dalla Grecia con il sostegno degli Stati Uniti.
Il resto è storia recente con cui non vogliamo annoiarvi troppo. Ma vi invitiamo a leggere il materiale che è anche possibile trovare su internet per capire sempre meglio come l’identità cipriota abbia cercato di mantenere una propria specificità al di là delle divisioni greco-turche.
Quando partire?
A questa domanda potrete rispondere solo voi, in base ai vostri impegni e alla possibilità di organizzare un viaggio quando preferite. In linea di massima è sconsigliabile il mese di agosto perché l’isola viene letteralmente invasa da turisti britannici, è difficile trovare alberghi liberi e i prezzi nei ristoranti subiscono un aumento inversamente proporzionale alla qualità del servizio. Il clima dell’isola è prettamente mediterraneo, il che vuol dire che anche ad aprile e maggio e poi a settembre-ottobre, una visita può essere piacevolissima; il clima consentirà attività all’aperto e, allo stesso tempo, troverete pochissima gente
Alcuni luoghi imperdibili
Navigando su internet, su alcune guide e raccogliendo le testimonianze di viaggiatori che a Cipro ci sono stati più volte, abbiamo selezionato alcuni luoghi considerati dei must da vedere assolutamente quali le spiagge deserte di Agios Filon e di Lara; i mosaici di Pafos e le tombe dei re sempre a Pafos; un pernottamento nella penisola di Akamas e nella città vecchia di Lefkosia. Ovviamente queste sono solo alcune indicazioni, ma rappresentano mete che hanno raggiunto la quasi unanimità nel gradimento dei viaggiatori.
Cipro ha conosciuto, negli ultimi anni, un tumultuoso sviluppo urbanistico che ne ha mutato non poco la fisionomia rendendo necessario pensare sempre più ad un tipo di turismo più responsabile. Consultando il sito www.agrotourism.com.cy vi sarà possibile trovare una sistemazione in molti agriturismi immersi nella campagna, con caratteristiche ancora genuine e a prezzi interessantissimi. Così facendo, non solo avrete la possibilità di soggiornare in ambienti incontaminati ma contribuirete a sostenere le produzioni locali.
Altri due siti che vale la pena di consultare sono www.visitcyprus.com dell’ente nazionale per il turismo.
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Alcuni itinerari
Una prima proposta potrebbe essere questa: arrivare a Larnaka, risalire verso Lefkosia, ridiscendere poi verso Lemesos, dirigersi a Pafos e poi raggiungere la Penisola di Akamas.
Larnaka merita assolutamente una visita soprattutto il dedalo di viuzze del vecchio quartiere turco e la zona del mercato vecchio. Da vedere il Museo Archeologico, il Museo di Storia Naturale, il Forte di Larnaka e la Grande Moschea. Non è facilissimo visitarla ma se si riesce ne vale la pena; anche per salire sul minareto che offre una vista spettacolare.
Lefkosia è la capitale cipriota e merita sicuramente una visita; non mancano le cose da vedere, in particolare i Bastioni Veneziani della città vecchia, con la Porta di Famagosta, la meglio conservata e, di certo, la più fotografata. Ma da vedere anche la Chiesa Cattolica della Santa Croce, la Chiesa Faneromeni, situata in una piazza deliziosa che sembra fuori dal mondo. Poi da vedere le varie moschee e il Museo Etnografico. Informatevi anche sul delizioso itinerario a piedi che si snoda lungo le mura della città vecchia. Per quanto riguarda i pernottamenti gli alberghi migliori come rapporto qualità-prezzo sono lo Sky Hotel e il Classic Hotel. Per mangiare merita sicuramente una visita la Zanettos taverna, una delle più vecchie della città che può contare su un elemento importante per sceglierla: è più frequentata dalla gente del posto che dai turisti. E questo è sempre un buon criterio di scelta.
Lemesos
Siamo sulla costa sud, in una delle zone più ricche di storia, spiagge e buona cucina e locali di tutti i tipi. La città è divisa in due parti: la città vecchia con il porto e il quartiere turco e la zona più turistica. Da vedere assolutamente il Museo Archeologico e il Museo del Vino. La città è da prendere in considerazione soprattutto per la sua posizione geografica che ne fa un punto di partenza per bellissime escursioni, come quella sui monti Troodos.
Penisola di Akamas
Siamo proprio in mezzo al Mediterraneo, nella zona forse più selvaggia di tutta Cipro, praticamente incontaminata. I motivi di attrazione di questa zona sono assolutamente legati alla bellezza della flora e della fauna. Le strade che la collegano ai paesini di accesso sono molto mal tenute: e non è escluso che vengano mantenuti in quello stato proprio per scoraggiarne la presenza eccessiva di visitatori.
Questa era solo uno degli itinerari possibili. Tutto dipende da quanto tempo avete a disposizione e cosa privilegiate nei vostri viaggi.
Ci sono itinerari che privilegiano le visite a siti archeologici, elemento per cui Cipro rappresenta una meta unica. In questo caso le mete potrebbero essere l’antica Salamina, Choirokoitia, patrimonio dell’umanità, il Santuario di Apollo Ylatis, e l’antica Vouni.
Per chi privilegia l’aspetto naturale da non perdere la Nangomi Bay, una delle spiagge più belle di tutta l’isola, insieme alla spiaggia di Lara, da molti considerata la più bella in assoluto. Da vedere la Valle dei cedri nella zona selvaggia di Tylliria, e il Lago Salato di Larnaka.
E il cibo?
Uno dei punti forti offerti da un viaggio a Cipro è sicuramente la sua cucina. I ciprioti sono molto legati alle loro tradizioni culinarie e ai prodotti della loro terra. Certo le influenze greche e turche sono predominanti nella cucina cipriota ma, molto importanti sono anche quelle mediorientali, siriane e libanesi.
Vediamo alcuni piatti tipici: pilaf, grano macinato e rosolato con la cipolla; louvià me lahana, insalata di fagioli e di verdure selvatiche; dolmades, fogli di vite ripiene; tavas, un delizioso stufato di agnello; vari tipi di kebab; pathkan, piatti di melanzane; e poi tanti tipi di dolci tra cui il più famoso è il rizogalo, cioè il budino di riso.
E visto che siete a Cipro, fate come i ciprioti: questi cibi andate a mangiarli nelle taverne tradizionali. Evitate i ristoranti più nuovi e apparentemente lussuosi. In ogni città, grande o piccola, in ogni villaggio, a Cipro, c’è almeno una taverna di quelle che, da fuori, non gli dareste un soldo: bene, sono esattamente quelle in cui troverete, tra gli avventori, esclusivamente gente del luogo. E sono quelle in cui mangerete queste pietanze cucinate secondo metodi tradizionali, vecchi di secoli.