Talamone e la Maremma
Tra i tesori del Mediterraneo vi è, innegabilmente, una parte di costa tirrenica: quella che quasi impercettibilmente dall’Alto Lazio scivola nella Toscana del sud. Siamo in piena Maremma e le pinete a pochi metri dal mare, le dune e la macchia mediterranea sono lì a ricordarcelo ogni istante. Dal punto di vista paesaggistico siamo in una delle zone più suggestive, non solo della costa tirrenica, ma dell’intera penisola italica. Nello specifico oggi parliamo di un tesoro nel tesoro: il borgo di Talamone.
Ci troviamo all’interno del comune di Orbetello, nella parte più meridionale dei Monti dell’Uccellina, vicinissimi al meraviglioso Parco Naturale della Maremma. Talamone si presenta ai nostri occhi, immediatamente, come un delizioso borgo di pescatori, con mura e una rocca che lasciano subito capire come qui la storia sia passata in modo importante. Come molti paesini della zona anche Talamone si arrampica su una roccia, forse non altissima, ma dalla cui sommità di ammira, da una parte la meraviglia di un mare cristallino e verde con l’Isola del Giglio di fronte, dall’altra il piccolo ma suggestivo porticciolo in cui dondolano, cullate dall’acqua, imbarcazioni da diporto ma anche piccole barche da pesca. Talamone ha una posizione quasi di dominio, forse antica eredità del suo ruolo storico, fino al Monte Argentario.
Un po’ di storia
E di storia, a Talamone, ce n’è tantissima, accompagnata da leggenda e mitologia. A partire da quella che avvolge il suo nome, secondo alcuni dovuto al figlio di Eaco, chiamato proprio Talamone, che qui arrivò rientrando niente po’ po’ di meno che dalla terra in cui era custodito il Vello d’Oro. Ciò che è certo è che questa località abbia conosciuto insediamenti umani fin dai tempi del neolitico e che, ancora più certamente, sia stata un importantissimo porto durante il periodo etrusco. Vi è poi un tempio che testimonia la vitalità di questo borgo anche in periodo romano, quando era denominata Talemon.
Oltre a ciò si sa che Talamone fu teatro di una battaglia vinta dai Romani contro i Galli e di cui parla addirittura Polibio. La storia di questo delizioso borgo continua anche nei secoli successivi. Fu addirittura donata ad alcuni monaci nell’anno mille per essere, poco dopo, venduta alla non lontana Siena. Passò successivamente prima in mani spagnole e poi austriache con quell’alternarsi di padroni e dominatori tipica della storia di tutto il nostro paese. Ma fu grazie al Granduca Leopoldo II che il borgo riacquistò splendore in conseguenza dell’imponente opera di bonifica che il nobile attuò. La storia di Talamone si intreccia addirittura con quella di Giuseppe Garibaldi che qui attraccò lungo il viaggio che lo avrebbe condotto a Marsala.
Si giunge così agli anni del secondo conflitto mondiale che videro Talamone bombardata e quasi completamente distrutta dai tedeschi; bombardamenti che risparmiarono, per miracolosa fortuna, le mura e la fortezza. Comunque il paesino mantiene oggi il tipico aspetto e la tipica struttura di un borgo di pescatori, con stradine strette e ripide scalinate affiancate da case rimesse a nuovo. Arrivando al parcheggio che si affaccia sul porticciolo si viene subito accolti dalle mura e dalla rocca che la città di Siena fece costruire nel ‘500. Per entrare nel borgo si può passare attraverso Porta Garibaldi e poi salire fino alla Rocca e qui lasciarsi catturare dalla vista del mare. Dall’alto si può ammirare anche il così detto Tombolo della Giannella che unisce il borgo all’Argentario. Dalla Rocca si può scendere verso Piazza Garibaldi per vedere la chiesa di Santa Maria Assunta, distrutta durante la guerra e restaurata mantenendo le antiche rovine. Da qui si prosegue verso Piazza IV Novembre: deliziosa piazzetta a picco sul porto. Qui consigliamo di fermarvi al Bar Centrale. Non lasciatevi ingannare dal nome perché non è solo un bar ma un posto in cui si può mangiare benissimo e con una incredibile offerta di vini.
Strutture ricettive
Talamone e la zona circostante sono, non solo il paradiso per chi pratica surf, grazie ai venti che, spesso, accarezzano la baia, ma anche una località turistica molto attrezzata. La ricettività in Toscana è uno dei cavalli di battaglia dell’economia regionale e questa zona non fa ovviamente eccezione. Tra le strutture presenti si può scegliere l’agriturismo Poggio Aquilone www. poggioaquilone.it nella vicinissima Fonteblanda. Spostandosi nella vicina Magliano troviamo la deliziosa Tenuta Agricola dell’Uccellina www.tenutauccellina.it. Ad Albinia, a cinque minuti da Talamone lungo la via Aurelia troviamo l’Antica Fattoria La Parrina www.parrina.it.
Talamone può essere poi l’ideale base di partenza per escursioni nel Parco dell’Uccellina o del poco lontano Monte Amiata. Oppure, in meno di mezz’ora di macchina, si possono raggiungere deliziose località del vicino Lazio che hanno prezzi decisamente più contenuti della Toscana.