Barceloneta: da quartiere operaio di Barcellona a zona turistica
Era il XVIII secolo quando Jorge Próspero de Verboom, un ingegnere militare di origine olandese, venne incaricato di costruire un nuovo quartiere nell’area che è oggi conosciuta con il nome di Barceloneta. Il borgo aveva lo scopo di ricollocare gli sfollati del barri de la Ribera, il vecchio motore economico della città, dato che gran parte della sua superficie venne scelta dal sovrano Felipe V come sede di una cittadella militare.
In epoca antica e medievale la Barceloneta non esisteva e nell’istmo occupato attualmente dal quartiere si trovava un’isola sabbiosaconosciuta con il nome di Illa de Maians. La rivoluzione industriale prima e le Olimpiadi del 1992 poi, contribuirono a cambiare il volto di questo piccolo rione della capitale catalana.
Oggi, oltre alle spiagge curate, ai numerosi ristoranti all’aperto e ai chiringuitos sulla spiaggia rimane ancora traccia di quel passato che ha contribuito a forgiare l’identità del quartiere.Tra la macchia mediterranea del Parc de la Barceloneta potrete passeggiare ai piedi del gasometro e della Torre de las aguas progettata dall’architetto modernista Josep Domènech i Estapà agli inizi del XX secolo. Questo è quello che rimane della vecchia fabbrica del gas che riforniva la città fino agli 80 del secolo scorso.
Attualmente, il litorale della Barceloneta si estende dalla Platja de Sant Sebastià fino a Somorrostros, una spiaggia che deve il nome all’omonima baraccopoli smantellata nel 1966 in occasione della visita del dittatore Francisco Franco. Dal famoso Hotel W fino al porto turistico costruito in occasione delle Olimpiadi si sussegue una sottile striscia di sabbia bianca dove potrete rilassarvi, giocare a beach volley o semplicemente rinfrescarvi tra le acque del Mediterraneo.
La Barceloneta attuale
Con le Olimpiadi del 1992 e la conseguente riconversione turistica della città, molti appartamenti sulla spiaggia di Barcellona sono stati ristrutturati per trasformare questo pittoresco quartiere popolare in una vera e propria Mecca del turismo. Gli alloggi della working class barcellonese che comprendeva pescatori, operai e piccoli artigiani hanno subito una trasformazione radicale e oggi, le stradine del quartiere ospitano soprattutto bar, ristoranti all’aperto, gelaterie e piccoli supermercati. Le spiagge un tempo dedicate al rimessaggio delle imbarcazioni da pesca ospitano oggi turisti da tutto il mondo mentre i merenderos dove si rifocillavano i lavoratori prima di intraprendere la via del mare sono stati riconvertiti in chiringuitos, bar sulla spiaggia ideali per sorseggiare una bibita fresca rinfrescati dalla piacevole brezza mediterranea.
Dopo una passeggiata al parco o un pomeriggio sulla spiaggia, cosa c’è di meglio di una buona cena a base di pesce? La zona ospita numerosi ristoranti di ogni tipo e per tutte le tasche ma se volete portare il vostro lui o lei in un posto dalla storia illustre, recatevi senza indugi al 7 Portes, un locale fondato nel 1836 da Josep Cuyàs, l’industriale catalano più ricco dell’epoca. Da allora, il ristorante è stato frequentato dal jet set internazionale e ha ospitato personaggi del calibro di Catherine Deneuve, Salvador Dalí, Micheal Douglas e Che Guevara ma la lista potrebbe essere molto più lunga. Se il vostro budget è decisamente più basso, consigliamo La Malandrina,una griglieria uruguaiana dove potrete degustare carne alla brace accompagnata da pane e salsa chimichurri.